Giovanni Galli, detto Nanni, e la Alfa Romeo, era un pilota di origine toscana, nacque a Bologna nel 1940, riuscì a conquistare il titolo italiano per la categoria turismo nel 1965, e con l’Alfa Romeo corse dal 1967 al 1972.
Continuando nella lettura potrete leggere i nomi di alcune persone e di team molto conosciuti
fra quelli che hanno fatto la storia del motorismo in quegli anni, e per citarne solo alcuni, Carlo Chiti, la Alfa Romeo, Clay Regazzoni, la Tecno, Andrea De Adamich, la Ferrari, la March Engineering.
Giovanni Galli, detto Nanni, era un ottimo velocista, iniziò a correre a diciotto anni, con i go kart, per poi passare alle auto in un lasso di tempo tutto sommato breve.
Iniziò a correre con le auto, nel 1964
con la sua Steyr Puch 500, che acquisto’ proprio per iniziare a correre, fra le competizioni partecipo’ ad alcune cronoscalate, la Coppa della Consuma e la Bologna Passo della Raticosa (che vinse).
Tengo a precisare che dalle mie fonti, che altro non sono che dei libri e riviste “datati”, quella 500 Steyr Puch la acquistò e non noleggiò.
Nel 1965 cambiò auto
una Mini Morris Cooper S, con la quale corse dieci gare, vincendone nove fra quelle in salita e in pista, fra queste la Coppa Gallenda, il Circuito del Mugello, la Trieste Opicina, laureandosi così, a fine stagione, campione italiano.
La prima volta con una Alfa Romeo fu nel 1966
con una Giulia GTA, con questa auto corse sia su piste nazionali che all’estero, vincendo molto, tanto dal farlo diventare, in soli due anni, uno dei migliori piloti degli anni 60.
Giovanni Galli, detto Nanni, e la Alfa Romeo, con la Auto Delta, divisione sportiva del marchio italiano che lo ingaggiò nel 1967
proprio quando stava approntando una nuova vettura Sport, la 33, che essendo completamente nuova e da sviluppare non diede molte soddisfazioni ne al pilota ne al team in quell’anno.
Comunque, fra i migliori risultati, va ricordato il quinto posto assoluto alla 1000 chilometri del Nurburgring, in quella gara con lui corsero Andrea De Adamich e Bussinello.
Nel 1968 Chiti decise di affiancargli un’altra promessa dell’automobilismo italiano, Ignazio Giunti.
E fra i due il rapporto si consolidò subito, nacque un binomio davvero ben affiatato, cosa che emerse alla Targa Florio di quello stesso anno, con la vittoria sfuggita per un soffio.
Nel 1969
corse quasi sempre con una Tecno in F2, mentre con la Alfa Romeo visse il suo anno peggiore.
Ciò nonostante la Alfa Romeo gli rinnovò il contratto anche per il 1971, sempre al volante di una 33 da tre litri.
Corse anche con una Matra, in coppia con Widdows, terminando settimo assoluto alla 24 di Le Mans, l’unica prestazione di rilievo per quell’anno.
Nel 1971 dopo il rinnovo del contratto con la Alfa Romeo, ancora una volta alla guida della 33 da 3 litri
con il tedesco Stommelen suo copilota, arrivò secondo nella 12 ore di Sebring, terzo nella 1000 chilometri di Buenos Aires, terzo in Austria, e quarto a Monza.
Arrivo’ anche l’esperienza con la Formula Uno, alternandosi alla guida di due auto della March, una motorizzata Alfa Romeo e l’altra Ford.
Nel 1972 viene ingaggiato dal team Tecno
si conoscevano già, piuttosto bene, con lo stesso team Giovanni Galli aveva già corso in Formula Due, per il team lui era l’uomo giusto per lo sviluppo della loro nuova auto.
Nonostante l’auto non fosse del tutto ancora sviluppata, riuscì a classificarsi terzo in due GP, a Vallelunga e Roma, due ottimi risultati.
In quello stesso anno, dopo un infortunio occorso a Clay Regazzoni, venne chiamato anche dalla Ferrari, proprio per sostituire temporaneamente il suo pilota, corse con l’auto del cavallino il GP di Francia.
Ad accomunare i due piloti, va ricordato che anche Clay Regazzoni corse con la Tecno
proprio come Nanni Galli, e giusto per citarne altri di noti, con lo stesso team corsero anche Ronnie Peterson, Patrick Depailler, e Tino Brambilla, per citarne i più conosciuti.
sempre nel 1972 continuò a correre anche con le amate vetture Sport, oltre ai numerosi piazzamenti ottenuti, su tutti un ottimo secondo posto assoluto alla Targa Florio in coppia con Marko sulla 33 TT3.
Il forte legame fra Giovanni Galli e la Tecno nel 2018 vide la presentazione di una nuova auto, presentata al Salone di Parigi, arrivò la nuova tecno Ecoracing.
Un omaggio al pilota, fatto dall’azienda bolognese
oggi controllata dalla monegasca Montecarlo Engineering, dotata di un motore Alfa Romeo 4,7, di derivazione Maserati, con una potenza di 503 CV, una monofuel, alimentata esclusivamente a GPL.
Nel 1973
cominciò a ridurre sensibilmente i suoi impegni sportivi, per motivi di lavoro, legati all’attività di famiglia.
Giovanni Galli, detto Nanni, e la Alfa Romeo, ed arriviamo al 1974 quando decise di ritirarsi
chiamato dalla sua famiglia, a farsi carico di maggiori responsabilità all’interno della loro importante azienda tessile.
Nelo stesso periodo la azienda diventò la distributrice italiana per il notissimo marchio Fruit of the loom, che ricorderemo per essere stato uno degli sponsor della scuderia Williams.
Mantenne sempre vivo il suo interesse per le auto
specie quelle Sport, tanto da vederlo guidare una Osella PA2 Abarth in due eventi sportivi.