La Fiat 131 Maratea 2.0, una di quelle station che avremmo vista negli anni 80, un’auto grande, non solo nelle dimensioni.
Perchè proprio questa station wagon, una Fiat 131 Maratea 2.0 ??
A me piaceva molto, e all’età di 13 anni ci salii, era quella di un amico di papà, l’auto che l’azienda gli aveva messa a disposizione.
Partivamo da Desenzano del Garda in direzione di Castel Goffredo (a memoria).
La avremmo visitato la casa di una signora che vendeva un piccolo mobile, d’antiquariato, eravamo sicuri che ci sarebbe stato, che l’avremmo potuto caricare.
Nei primi anni 80 la Fiat 131 offriva un’ampia scelta
con lei a condividere il listino della casa piemontese c’erano anche la 131 CL berlina panorama, la 131 CL diesel, la Supermirafiori berlina/panorama/diesel.
Le motorizzazioni dell’intera gamma erano un 1300 cc da 75 cavalli, il 1600 da 85 CV e 97 CV, e il 2000, e un 2500 diesel da 72 cavalli.
Va precisato che la Fiat 131 era oramai alla sua fine, stava arrivando la nuova Fiat Regata, che abbiamo già vista qui su dannatavintage.com.
Le due versioni il 2.0 da 113 cavalli e il diesel da 72 rimasero in produzione per altri tre anni, poi sostituite dalla Fiat Regata Weekend.
La Fiat 131 Maratea 2.0 costava (1984) 15.973.000. Lire IVA compresa, con una discreta dotazione di serie.
Il motore era un quattro cilindri in linea, anteriore longitudinale
1995 cc, con una potenza massima di 113 cavalli a 5600 giri, compressione 9:1, ed un carburatore doppio corpo invertito.
La trazione era posteriore, il cambio a cinque rapporti, i freni anteriori a disco e a tamburo i posteriori, doppio circuito frenante, e servofreno.
Come la ricordo quella Fiat 131 Maratea 2.0 ??
Era comoda, come già scritto, sarà stato merito delle sospensioni, anteriormente con montanti telescopici e bracci trasversali con barre stabilizzatrici, posteriormente ancora i montanti telescopici, le molle erano elicoidali ed aveva anche la barra Phanard.
Ben piantata per terra con degli pneumatici da 185/70 SR 13, montati su dei cerchi in lega che ancora oggi trovo belli, peraltro non così visti su una auto familiare.
Se ho scritto che era grande non sbagliavo, le sue dimensioni ci dicono che fosse lunga 423 cm, larga 164, alta 142.
Non era “leggerissima”, con un peso complessivo di 1505 chilogrammi, che aumentavano parecchio quando si carica qualcosa anche sul tetto, utilizzando un portapacchi agganciato ai bei supporti cromati.
Ben rifinita
esteticamente con quei cerchi in lega, le barre per il portapacchi cromate, internamente con dei sedili ampi, comodi, un cruscotto completo e facilmente “leggibile”.
Quel 2.0 litri la faceva andare, 175 km/h, uno 0/100 in soli 10,5 secondi, discreto il consumo, con una media di 9,3 litri ogni 100 chilometri.
Mi piaceva molto il suo muso
quei quattro fari la facevano sembrare (quasi) un’auto sportiva, cosa che mi fece notare anche il suo orgoglioso proprietario.
Se il mercato delle auto d’epoca e/o vintage ha sempre visto le familiari come auto non sempre troppo considerate
e non volendo fare sempre e solo il bastian contrario, resto convinto che alcune meritino assolutamente di essere prese in considerazione.
Perché la consiglio ???
è una auto ben fatta, accessoriata, il motore è potente, è una familiare anni ’80, con una discreta reperibilità dei ricambi.
Poi, lasciatemi ricordare che la versione precedente della 131 familiare, la Panorama, era l’auto utilizzata da Furio Zoccaro in bianco rosso e Verdone, cioè…… 😉
Consigliandovi sempre una versione a benzina.
Una curiosità
la Maratea aveva il nuovo logo Fiat, quello a cinque barre inclinate, apparso per la prima volta nel 1982.
Quel logo non aveva ancora definitivamente sostituito il precedente, infatti per un certo lasso di tempo furono presenti entrambi sulle carrozzerie delle auto.