Carrozzeria BARTOLETTI.
Tutto il materiale ivi presente arriva solo ed esclusivamente dalla mia biblioteca personale, fatta di libri e riviste d’antan.
Per quanto mi riguarda l’azienda di oggi è una delle più note e viste fra quelle specializzate in mezzi commerciali.
Con un’attività partita nel 1850, con a capo Ermenegildo Bartoletti coadiuvato dai tre giovanissimi figli.
Da una piccola officina meccanica a Carpinello nei pressi di Forlì, dove lì costruivano carri agricoli e carrozze a cavalli.
Producendo anche pochi esemplari di calessini eleganti e veloci per i benestanti di quella zona.
In numeri si esigui ma che li fecero conoscere ed apprezzare nonostante circolassero quasi esclusivamente sulle vicine strade emiliane.
Con una branca dell’attività rivolta alla riparazione ed allestimento di mezzi su commissione.
Nonostante l’attività stesse proseguendo bene eravamo oramai vicini alla vigilia della Grande Guerra, cosa che vide il Sig. Ermenegildo costretto a rinunciare al prezioso aiuto dei tre figli, Nino, Alberto e Gino chiamati alle armi.
Loro, una volta rientrati a guerra finita.
Dopo aver potuto apprezzare l’efficienza del nuovo veicolo (l’automobile) decisero di spostarci l’attività dell’azienda di famiglia, intuendo che di li a poco sarebbe cresciuto il bisogno di avere mezzi diversi da biciclette e carretti per muoversi.
Carrozzeria BARTOLETTI, il padre decise di assecondarli investendo molti denari ed assumendo nuovi collaboratori.
Aumentando le dimensioni dell’azienda ed allestendola con macchinari più moderni, iniziando nel contempo una per loro nuova forma d’attività con la costruzione di rimorchi, non impiegandoci molto nel capire che per loro stesse diventando la più importante.
Ovvio che per costruire e riparare mezzi così imponenti.
Dovettero apportare ulteriori modifiche al loro stabilimento e specie per i reparti adibiti al montaggio e spostamento di mezzi completi e loro parti, ma quel cortile attiguo era oramai diventato troppo stretto per far stazionare i mezzi finiti e pronti per essere consegnati, costringendoli talvolta ad interrompere la produzione e o spostarli temporaneamente altrove.
1934 Carrozzeria BARTOLETTI, l’anno della loro svolta.
Quello in cui la FIAT affidò alla carrozzeria emiliana un autotelaio Fiat 621 perché lo „rivestissero“ con una carrozzeria da autobus per il servizio urbano, che fu seguito da una serie di bellissimi autopullman che negli anni successivi si accrebbe di nuove e sempre più perfezionate unità.
1936 Carrozzeria BARTOLETTI, lo stabilimento di Carpinello stava diventando sempre più stretto.
Era posizionato in una zona „non così strategica“ e con strade e vie di comunicazione oramai insufficienti per il loro volume d’affari, si spostarono di pochi chilometri a Forlì (otto) in via Andrea Costa n° 31, con una sede molto più moderna e su un’area complessiva di 42.000 mq servita da strade meglio servite ed ampie.
In quello stesso periodo il fondatore perì, lasciando ai suoi figli un’azienda molta solida e ben considerata.
Il secondo conflitto bellico incombeva.
Con lo stabilimento “dichiarato ausiliario” che proseguì nel costruire rimorchi ma dei complessi a due assi per il trasporto dei carri armati, carri officina, carri-ricovero per i piloti, spostando quasi completamente la produzione sugli ordinativi militari.
La loro attività stava proseguendo bene sino a quando; sotto i colpi della pesante artiglieria nemica che stava colpendo la Pianura Padana; in poche ore la Bartoletti fu completamente distrutta, dissolvendo in pochi attimi il suo prezioso capitale finanziario ammassato faticosamente giorno per giorno.
1946.
Nino Alberto e Gino si fecero forza, coadiuvati da alcuni loro dipendenti armati dello stesso spirito (e forse disperazione) e senza riceve alcun aiuto dallo Stato e dalle banche, rimisero in piedi lo stabilimento.
Carrozzeria BARTOLETTI, con nuovi macchinari, insieme a 500 dipendenti fra impiegati e operai.
Con quell’ottima reputazione gli ordini non tardarono ad arrivare in viale Leonardo da Vinci n°4 a Forlì, ritornando ad essere un riferimento per il mercato, spinti dalla voglia e determinazione che avevano in comune con il padre.
Mezzi pesanti – Carrozzerie Italiane.