1000 chilometri di Monza – 1965.
In quell’occasione con il primo confronto dell’anno fra i prototipi Ferrari e le Ford GT, con le rosse essere ancora evidentemente capaci di dominare, di riuscire a farlo nonostante gli evidentissimi progressi della rivale statunitense.
25 aprile 1965 – Prova di velocità per:
Trofeo Internazionale dei Prototipi, classi oltre 1300 cc.
Per i Campionati Internazionali Marche GT II e III serie (fino a 2000 e oltre 2000 cc).
Campionato Italiano Conduttori.
F.I.S.A. Campionato delle Scuderie.
A.C. Milano per i Campionati Sociali.
PERCORSO.
100 giri del circuito completo dell’Autodromo di Monza, con un percorso stradale di 5.750 chilometri più quello di alta velocità di chilometri 4,250, pari quindi a 1.000 chilometri complessivi da percorrere.
NUMERO DEI PARTECIPANTI 34.
Ad entusiasmare gli animi degli italiani confluiti oltre alle Ferrari un’altra marca italiana, la Alfa Romeo con le TZ II, domenica 25 aprile 1965 partiva la stagione 1965 dei prototipi, a Monza e dopo un 1964 in cui il duello fra i due marchi era ancora piuttosto ricordabile, risolto a favore della casa del Cavallino che in quell’anno partiva ancora da strafavorita.
A Daytona non fu possibile veder duellare i due marchi.
- La Ferrari ufficiale con i piloti Surtees e Rodriguez non partecipava per via di problemi agli pneumatici.
- A Sebring la Ferrari non si presentò nemmeno, visto quell’inghippo relativo a questioni regolamentari e finanziarie, eccoci così alla competizione italiana con entrambe i team ufficiali essere presenti.
Le Ford l’anno precedente ebbero più problemi legati alla tenuta di strada e stabilità che non sul motore rivelatosi piuttosto affidabile, con la Ferrari invece eccellere su tutto e specie per le sue doti velocistiche e di tenuta.
1000 chilometri di Monza, alla gara emiliana sarebbe seguita quella del Nurburgring e la Targa Florio.
Con la prima veder schierato l’intero team statunitense comprese sia le auto ufficiali che i team satellite, alla corsa siciliana di GT40 ne arriverà soltanto una seguendo precise scelte fatte dalla direzione della casa americana.
Le maggiori novità si sarebbero viste a Le Mans dove secondo alcune indiscrezioni il colosso americano avrebbe portato un motore da sette litri e un cambio nuovi.
Ma torniamo a quella gara a Monza.
La sua prima edizione fu vinta da Parkes e Guichet alla guida di una Ferrari 275 P2 (3300 cc), precedevano Surtess e Scarfiotti su 330 P2 che se non fosse stato per i problemi avuti avrebbero sicuramente dominato la gara.
Nonostante la loro auto avesse fornito le prestazioni complessive migliori, Sia Surtees che Scarfiotti si mantennero dietro l’auto dei compagni di squadra, (pare) seguendo precisi “ordini di scuderia”, ma comunque pronti ad andare al comando.
1000 chilometri di Monza, a proposito di guai.
A Surtees nelle primissime fasi della corsa si afflosciava uno pneumatico, stessa sorte capitata a Bonnier (alla fine del primo giro), sempre il posteriore sinistro quello più esterno e sollecitato su un percorso difficile come quello italiano per le coperture di quegli anni, Bonnier ritiratosi in seguito ai troppi danni avuti dalla sua auto (finita più volte contro il fondo e i cordoli), il pilota Ferrari rientrava subito ai vicinissimi box e con il suo compagno effettuava un sontuoso recupero, raggiungendo appunto la seconda posizione.
Bandini sempre su una Ferrari non completava la corsa, quando la sua andatura pareva poterlo portare vicinissimo ai primi posti, problemi avuti anche il sabato precedente durante le prove, quando alla guida c’era Vaccarella e si rompeva per la prima volta l’asta delle sterzo.
Stessa sorte capitò a Mairesse e Bianchi su Ferrari LM, alla LM di Gosselin e Frank a rompersi invece furono le sospensioni posteriori, per le GT a ritirarsi Maglioli per rottura dello sterzo, qui poco sotto l’elenco dei ritirati ed i vari motivi.
CLASSIFICA | |
GENERALE |
|
PILOTA | AUTO |
Parkes – Guichet | Ferrari 275 P/2 |
Surtees – Scarifiotti | Ferrari 330 P/2 |
McLaren – Miles | Ford GT 40 |
Pon – Slotemaker | Porsche 904 |
Noblet – Casoni | Grifo Bizzarrini |
Ireland – Salomon | Ferrari 250 LM |
Bussinello – De Adamich | Alfa Romeo Giulia TZ |
Bondurant – Grant | Cobra |
Sears – Whitmore | Cobra |
Sigala – Taramazzo | Ferrari 250 LM |
Nember – Bonomi | Ferrari 250 GTO |
Dangerfield – Sparrow | Cobra |
Finiguerra – Fraissinet | Grifo Bizzarrini |
Rava – Kim | Alfa Romeo Giulia TZ |
Parmiggiani – Deserti | Alfa Romeo Giulia TZ |
Nabokov – Manfredini | Alfa Romeo Giulia TZ |
Donnar – Facetti | Alfa Romeo Giulia TZ |
Arcioni – Geki | Alfa Romeo Giulia GTA |
Nella classifica compare all’ultima posizione la Alfa Romeo GTA giudata dal duo Arcioni – Geki perchè fruirono della norma regolamentare secondo la quale venivano classificate tutte le auto che riuscivano ad effettuare almeno i due terzi della distanza totale.
ASSOLUTA CAT. |
GRAN TURISMO |
|
Bon – Slotemaker | Porsche 904 | |
Bussinello – De Adamich | Alfa Romeo Giulia TZ II | |
Bondurant – Grant | Cobra – Ford 4727 | |
Sears – Whitemore | Cobra – Ford 4727 | |
Nember – Bonomi | Ferrari 250 GTO | |
Dangerfield – Sparrow | Cobra Ford Roadster | |
Rava – Kim | Alfa Romeo TZ | |
Parmiggiani – Deserti | Alfa Romeo TZ | |
Nabokov – Manfredini | Alfa Romeo TZ | |
Donnar – Facetti | Alfa Romeo TZ | |
CLASSE |
GT |
|
Bussinello – De Adamich | Alfa Romeo TZ II | Classe 1600 |
Pon – Slotemaker | Porsche 904 | Classe 2000 |
Bondurant – Grant | Cobra Ford | Oltre 3000 cc |
PROTOTIPI |
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Arcioni – Geki | Alfa Romeo GTA | 1600 cc |
Parkes – Guichet | Ferrari 275 P2 | Oltre 2000 cc |
COMPETIZIONE |
NAZIONALE GT |
|
Sigala – Taramazzo | Ferrari 250 LM | Oltre 2500 cc |
CLASSE GT oltre 2500 cc |
CAMPIONATO ITALIANO |
|
Nember – Bonomi | Ferrari 250 GTO | |
1000 chilometri di Monza – 34 le auto alla partenza, ad arrivare alla fine solo la metà 17.
Con una gara iniziata con i colpi di scena su descritti, dopo pochi giri si formarono dei gruppi che grosso modo corrispondevano alle differenti cilindrate delle vetture partecipanti.
1000 chilometri di Monza – i ritirati ed i motivi.
Sala – Pianta su Alfa Romeo Giulia TZ – motore.
Cacciandra – Della Beffa su Alfa Romeo Giulia TZ – motore.
Calderari – Calderari su Porsche 904 – in segno di lutto.
Boller – Spoerry con Ferrari GTO – in segno di lutto.
Caillet – Wicky su Jaguar E – sospensione anteriore.
Baghetti – Biscaldi su Dino 1600 – motore.
Brambilla – Selva su Aguzzoli – uscita di strada.
Galimberto – Pinto su Aguzzoli – motore.
Zuccoli – Zeccoli su Alfa Romeo GTA – guarnizione testata.
Bandini – Vaccarella su Ferrari 330 P/2 – rottura sterzo.
Muller – Spychyger su Ferrari 4400 – incidente.
Bonnier – Piper su Ferrari 330 P2 – sospensione posteriore.
Miles – Maglioli su Ford GT – rottura sterzo.
Annie Solsbault – Langlois – trasmissione.
Mairesse – Bianchi su Ferrari L.M. – rottura dello sterzo.
Grasselin – Franck su Ferrari L.M. – sospensione posteriore.
Ma un evento infausto colpì la gara.
Quando al secondo posto c’era la Ferrari 4.400 monoalbero di Muller e Spychiger, l’auto stava dando segnali piuttosto positivi specie nella velocità massima, l’auto “spariva” dopo un grave incidente che vide il giovane pilota svizzero morire, una giovane promessa che prima aveva fatto parte della squadra ufficiale Abarth.
Alla fine sul traguardo al terzo sembrava potesse arrivarci la Ford GT 40 di Amon e Maglioli, con quest’ultimo poter competere nonostante il ritiro della Porsche 904 (suo team), visto che non riuscirono a completare di aggiustare i troppi danni dopo l’incidente accaduto a Goodwood.
1000 chilometri di Monza Maglioni fu il migliore dei piloti Ford.
Ma a causa di una pericolosa uscita di strada; sull’anello d’alta velocità; non riusciva a completare la gara dopo essere rimasto a lungo terzo (sin dall’inizio), Miles e McLaren sempre su GT 40 riuscivano a conquistare il terzo posto nonostante il bloccaggio della frizione occorsogli durante la prima ora.
Quarta la Grifo-Bizzarrini pilotata da Noblet e Casoni, con l’Ingegnere dimostrare tutta la sua gioia dopo la sfortunata gara di Sebring.
Ma nelle prime righe citavo una Giulia TZ II guidata da Bussinello e De Adamich, con una cilindrata assolutamente inferiore rispetto a Ferrari e compagnia raggiunsero il settimo posto, la prestazione proporzionalmente migliore di tutti quindi.
In quella gara corse anche due Aguzzoli, costruita da Bertocco ed utilizzando un motore di origine Alfa Romeo montato sull’asse posteriore, ma che non finirono la competizione dopo essere uscite di strada, peccato perchè i loro tempi sembravano interessanti.
1000 chilometri di Monza, nella classe più “piccola” ancora l’Alfa Romeo con due G.T.A.
Corsero più per sviluppare nuove soluzioni da trasferire sulle auto di serie che non per altro, con una ritiratasi dopo aver rotto la testata e la seconda a causa della presenza di acqua nella benzina.