Holden RD001 1969.
Prototipo costruito in Australia dalla Holden (gruppo General Motors).
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Meno di un metro la sua altezza.
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Motore montato avanti all’assale posteriore; un V8 sperimentale realizzato internamente alimentato da un carburatore a quattro corpi; per accedervi (come si vede nellafoto sotto) si doveva ribaltare tutta la sezione posteriore.
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Cambio a quattro rapporti sincronizzati comandato da una leva centrale.
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Accesso all’abitacolo, priva di portiere si accedeva tramite un generoso tettuccio trasparente sollevabile elettricamente, con i duel sedili di tipo astronautico (neri in vinile) che si abbassavano di 25 centimetri premendo un pulsante.
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Freni anteriori a disco raffreddati ad olio.
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Un sistema di esplorazione delle strade.
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Carrozzeria in fibra di vetro con un rivestimento rifinita con un rivestimento sperimentale a scaglie d’alluminio e compresi dei pannelli ed aperture per raffreddare al meglio il motore ed i passeggeri, linee studiate in un galleria del vento per ottenere la migliore penetrazione aerodinamica e stabilità possibili,
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Fari nascosti sollevabili elettricamente.

Molto bassa ed aerodinamica, generoso il cofano anteriore con i fari a scomparsa integrati nella carrozzeria.
Telaio in acciaio a sezione a scatola formato da tre sezioni:
Tettuccio trasparente inclinabile in avanti sulle ruote anteriori, cofano motore inclinabile dietro le ruote posteriori e anche rimovibile completamente, scocca sul telaio con montanti in gomma.

Holden RD001 il suo abitacolo con i comandi descritti; telecamera compresa; e il volante alzabile per facilitare l’accesso.
Abitacolo ed i Comandi per il tettuccio idraulici della Holden RD001.
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Sedili (con schienali alti per proteggere la testa dei passeggeri) e colonna dello sterzo entrambi spostabili in alto ed avanti e sincronizzati con i comandi per il tettuccio, se la cintura del posto guida non era inserita la RD001 non partiva.
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Pedali e colonna dello sterzo regolabili dal guidatore come si vede nella fotografia poco sopra.
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Mensola fra i due sedili (sempre da foto sopra) con una serie di comandi, le spie che informavano il guidatore di malfunzionamenti o problemi, quelle per i fari le luci di parcheggio e per l’illuminazione interna, sul tetto anche i comandi per la ricerca delle stazioni radiofoniche.

Cofano posteriore totalmente alzabile per accedere al motore e dove era montata la telecamera per la visibilità posteriore.
Visibilità posteriore un impianto televisivo a circuito chiuso che si attivava girando la chiave d’accensione.
Un circuito chiuso (CCTV) con una piccola telecamera con grandi angolari montata nel paraurti posteriore, con le immagini trasmesse su un piccolo schermo in bianco e nero montato sulla mensola centrale.
Holden RD001 Comfortron per il condizionamento dell’aria.
Con controllo automatico della temperatura scelta dal guidatore e mantenuta automaticamente.
Pathfinder – Sistema indicatore stradale automatico per trovare la via più breve da percorrere.
Attraverso segnali magnetici raccolti da trasmettitori stradali e messi a confronto con un nastro codificato contenente informazioni comuncabili al guidatore, oltre a far trovare la via più breve lo informava che stava arrivando una curva o un rettilineo tramite degli indicatori luminosi:
- freccia gialla in prossimità di una curva.
- Diventava rossa da vicinissima.
- Verde per i rettilinei.
- Spia acustica quando si dovrà girare a destra o a sinistra.
Holden RD001 freni raffreddati ad olio.
- Gli anteriori a disc, con l’energia cinetica convertita in calore per riscaldare il liquido, poi disperso tramite sistemi di raffreddamento per ogni freno.
- Quelli posteriori sempre a disco con un circuito separato ma comandati da un unico pedale seppur i circuiti fossero separati.
RD001 con quell’ultimo numero indicare il primo progetto sviluppato da un ristretto team di ingegneri che si avvalsero della collaborazione dell’Advance Styling Group.
Si vide per la prima volta al Salone dell’auto di Melbourne edizione del 1969 un prototipo che oltre ad avere linee ed un abitacolo “futuristici” pose l’accento sulla sicurezza; come colore un bronzo dorato (le foto in questo LINK).
Soluzione studiate per consentire al guidatore di avere tutto sotto controllo e poter arrivare alla sua meta nel minor tempo possibile, aiutato da un navigatore satellitare ante litteram e un condizionatore elettronico con alle spalle un motore da 260 cavalli (circa); potenza elevata in quegli anni; V8 che veniva sviluppato e prodotto per qualche anno.